"LA DIRETTIVA CASE GREEN: NUOVE REGOLE PER UN FUTURO SOSTENIBILE"

La Direttiva Europea sulle performance energetiche degli edifici, ha recentemente ottenuto il via libera dall’Ecofin nonostante i voti contrari dell’Italia e dell’Ungheria.

Questo provvedimento rivoluzionario si propone di trasformare il settore edilizio verso un futuro più sostenibile e eco-friendly. L’obiettivo principale della direttiva è quello di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici degli edifici, che attualmente rappresentano il 36% e il 40% rispettivamente delle emissioni e dei consumi energetici dell’Unione europea. Con il Green Deal europeo che punta alla neutralità carbonica entro il 2050, la direttiva Case Green traccia la strada per il settore edilizio verso questo obiettivo ambizioso.

Le disposizioni della direttiva includono obblighi chiari per i Paesi membri, tra cui:

  • La riduzione dei consumi energetici del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 per gli edifici residenziali. In Italia, secondo i dati Istat, vi sono circa 12 milioni di edifici residenziali. Pertanto, sarà prioritario intervenire sui circa 5 milioni di edifici con le prestazioni più scadenti, ognuno dei quali composto da una o più unità immobiliari.
  • A partire dal 2030, tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero, mentre per gli edifici di proprietà pubblica l’obbligo scatta già dal 2028.
  • Eliminazione graduale delle caldaie alimentate a combustibili fossili, che sarà completata entro il 2040. Già dal prossimo anno, sarà vietata l’erogazione di incentivi per l’acquisto di caldaie inquinanti, con i bonus governativi destinati esclusivamente all’acquisto di sistemi di riscaldamento che utilizzano fonti energetiche rinnovabili.
  • L’obbligo di pannelli solari laddove “tecnicamente ed economicamente fattibile”

Sebbene la direttiva rappresenti un passo significativo verso un futuro più sostenibile, sorgono domande cruciali riguardo alla sua attuazione, soprattutto in merito alla questione finanziaria e al coinvolgimento dei cittadini nel processo di ristrutturazione degli edifici.

Dopo il via libera definitivo, la direttiva sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione. Da quel momento i Paesi membri avranno due anni di tempo per recepirla. Ogni Stato dovrà presentare un piano di riduzione dei consumi nel quale dovrà spiegare come intende raggiungere i target fissati dalla direttiva.